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10/11/2024
Pareto (AL) ricorda i suoi Partigiani caduti l’11 novembre 1944.
Come ogni anno, la trascorsa domenica 10 novembre, in Pareto, presso il cippo in località Martini-Truti, il Comune di Pareto,
i familiari dei Caduti e molti del luogo hanno ricordato il sacrificio di quattro partigiani barbaramente uccisi dalle milizie
nazifasciste il giorno 11 novembre 1944: Doprini Antonio (anni 17, classe 1927), Ispani Pierino (anni 18, classe 1926);
Presutto Ottavio (anni 20, classe 1924, aviere,chiamato a Caserta, ma non presentatosi); Borreani Attilio (anni 25, classe 1919,
aviere scelto, di rientro in famiglia, dopo l’8 settembre 1943, dall’aeroporto di Spalato-Divulje, sulla costa croata).
Erano nativi, rispettivamente, di: Savona, Acqui Terme, Fossalto (CB) e Pareto. I due più giovani, Antonio e Pierino,
erano ancora registrati presso le famiglie di Pareto (fam. Rapetti-Sardo) e di Turpino/Spigno (fam. Nani-Sirio) alle
quali erano stati affidati dagli Istituti per l’infanzia abbandonata delle Province di Savona e di Alessandria; non
avevano ancora obblighi militari verso la pseudo Repubblica Sociale Italiana, dai quali fuggire, ed erano perciò mossi
dal puro amore per la Libertà e dal desiderio di un mondo migliore e più umano. Quel giorno, intenti a trasferirsi sulla Langa,
incappavano fatalmente in un poderoso rastrellamento a tenaglia che (secondo quanto dichiarato davanti la Corte di Assise
Straordinaria di Asti a fine guerra) aveva impegnato più di cinquecento uomini, tra militi e "arditi" sanmarchini e soldati
tedeschi, partiti per lo più dai presidi valbormidesi, in particolare da quello di Piana Crixia. Ridotti all’impotenza dopo
un vano tentativo di resistenza, venivano sommariamente passati per le armi, non senza aver prima subìto indicibili sevizie.
Quello di Pareto è annoverato tra i tanti rastrellamenti e le conseguenti uccisioni che hanno motivato le condanne per
collaborazionismo del generale Amilcare Farina, comandante della repubblichina Divisione San Marco (C.A.S. Genova,sent. 27 giugno 1947)
e del suo subalterno, maggiore Vito Marcianò, comandante del 3° gruppo esplorante "arditi" della Divisione
(C.A.S. Asti, sent. 15 aprile 1947). Dell’episodio hanno riferito: G. PANSA ("I figli dell’Aquila", 2002), G. PAROLA
("Pareto, roccaforte sull’Appennino", 1997), F. IEBOLE ("Per la Pace un pugno di sangue. Storie Partigiane del Monferrato
e delle Langhe", 2009), F. SASSO ("Ortica. Storia di un Partigiano da Savona alle Langhe", 2004). Il criminale ordine di
fucilazione fu impartito quel lontano sabato 11 novembre 1944 dal tenente Augusto Luini (che provvide pure a dare il colpo di grazia),
fanatico comandante lo squadrone arditi del 3° Gr. Esplorante di stanza a Bistagno (paradossalmente, come ufficiale di
complemento richiamato nel Regio Reggimento Lancieri di Montebello, aveva partecipato attivamente alla difesa di Roma contro
i tedeschi subito dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943: v. in "Sotto Assedio. La battaglia per la difesa di Roma", di Pier
Luigi Villari, 2021, pp. 125, 216, 244). Assieme al collega ten. Bruno Pasquini, del presidio di Monastero Bormida, avevano,
nel tempo della breve permanenza della Divisione San Marco in valle Bormida, terrorizzato le popolazioni locali, macchiandosi
di delitti efferati (tra i quali l’eccidio al ponte di Perletto il 12 febbraio 1945, in cui molti partigiani della
"Brigata Savona" e della 9a Brigata garibaldina "A. Imerito" furono attirati con l’inganno e trucidati mentre cercavano
una via di fuga) e meritandosi in tal modo l’epìteto di "banda dei macellai". Fu proprio in Pareto che quel giorno aveva
riparato la 1a Compagnia della Brigata "Uzzone" (Divisione autonoma "Eugenio Fumagalli") sfuggita al rastrellamento nella
zona Cortemilia - Roccaverano. Anche il Luini venne condannato in Asti (C.A.S., sent. 31 ottobre 1946) per concorso negli
omicidi commessi dalla sua banda (ivi compresi i quattro Caduti di Pareto), alla pena di anni 30 di reclusione, pena
confermata in Torino (C.A. Ordinaria, sent. 13 dicembre 1948) a seguito di rinvio dalla Cassazione, e quindi nuovamente
confermata in Cassazione (sent. 6 febbraio 1949). Tutte le pronunce vennero rese nella contumacia dell’imputato, che era
riuscito a fuggire nelle giornate insurrezionali dell’aprile 1945, sottraendosi così alle ricerche della polizia partigiana,
prima, e poi di tutte le Questure d’Italia per ben otto anni. Arrestato a Forlì il 26 agosto 1953, dopo solo quattro mesi
venne incluso (così informava STAMPA SERA di lunedì 21 – martedì 22 Dicembre 1953) in un elenco, della Procura Generale di
Torino, di incriminati o condannati per collaborazionismo militare da rimettersi in libertà la sera stessa o l’indomani,
per aver fruito di provvedimento di amnistia o indulto. Quindi, con ordinanza 3 dicembre 1960 la Corte d’Appello di Torino
dichiarava estinti i reati ascritti al Luini, per amnistia ex D.P.R. 11 luglio 1959, n. 460.
L’Amministrazione comunale, in oggi rappresentata dal suo giovane Sindaco, l’ingegnere Walter Borreani, e i parenti del
partigiano caduto Attilio, nella particolare ricorrenza dell’ottantesimo anniversario di quel triste evento (recensito nell’Atlante
delle Stragi Naziste e Fasciste in Italia: www.straginazifasciste.it) hanno voluto ricordare i quattro martiri, iscritti
tra i caduti del Distaccamento "Sambolino" – Sesta Brigata Garibaldina "Nino Bixio" della Seconda Zona - Liguria, in forma
ancora più solenne e partecipata. Molte sono state le pubbliche autorità, le istituzioni preposte alla ricerca e studio
della Resistenza e le associazioni partigiane e d’Arma presenti, nonostante alcune abbiano dovuto declinare l’invito per
concomitanti analoghi impegni già assunti. Invero, troppi sono davvero i Caduti nel novembre 1944 da ricordare. Ad ogni
modo, erano presenti, e va a loro la nostra gratitudine: Provincia di Alessandria (assessore Giacomo Perocchio), Comune
di Acqui Terme (Michele Gallizzi), Comune di Spigno Monferrato (sindaco Walter Astengo), Comune di Ponti
(vicesindaco Daniele Adorno), A.N.P.I. Alessandria – Comitato provinciale (p.i. Roberto Rossi), A.N.P.I.
Savona – Comitato provinciale (sig. Mario Gaggero), A.N.P.I. Acqui Terme (prof.ssaBarbara Elese e prof.
Adriano Icardi, storico Presidente della Sezione), A.N.P.I. Rivalta Bormida (dott. Marzio Francesco).
Presente, quest’anno, anche l’Associazione Volontari della Libertà Liguria – Savona (dott. Carlo Speranza e rag.
Gianfranco Cagnasso, in rappresentanza altresì della Federazione Italiana Volontari della Libertà) a testimoniare
che la Resistenza appartiene a tutti coloro che hanno lottato contro l’oppressore nazifascista, indipendentemente
dalla coloritura politica delle rispettive formazioni. E’ bene ricordare, peraltro, che il territorio di Pareto,
posto a cavallo delle valli Bormida ed Erro, e a ridosso del confine tra le province di Alessandria e Savona, è
stato zona di operazioni e, per il suo stato di isolamento (lontananza dai presidi nazi fascistie dalle principali
vie di comunicazione di fondo valle, morfologia aspra e presenza di estese plaghe boschive), luogo di rifugio e
transito di elementi autonomi, maurini, garibaldini e giellini. Impossibilitata a presenziare con i propri rappresentanti,
ma ugualmente presente con i saluti e un toccante messaggio fatti pervenire dal presidente sezionale Simone Falco,
l’A.N.E.D. (Associazione Nazionale ex deportati nei campi nazisti) di Imperia - Savona. Presenti anche gli Enti
delle province di Alessandria e Savona che si occupano di ricerca e studio della Resistenza: l’Istituto per la
Storia della Resistenza e della società contemporanea in provincia di Alessandria "Carlo Gilardenghi"
(nella persona della Direttrice, prof.ssa Antonella Ferraris) e l’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età
Contemporanea della Provincia di Savona "Umberto Scardaoni" (nelle persone degli stessi Carlo Speranza e Gianfranco
Cagnasso, componenti del Consiglio di Amministrazione). Hanno altresì preso parte alla cerimonia gli studiosi e
ricercatori Fulvio Sasso e Bruno Chiarlone, che nelle loro numerose pubblicazioni sulla Resistenza in alta e media
valle Bormida hanno anche trattato della lotta partigiana nel Paretese.
Hanno reso onori ai quattro giovani martiri il comandante della Stazione dei Carabinieri di Spigno Monferrato e le
Associazioni d’Arma: A.N.A., Gruppi di Acqui Terme,Pareto, Merana; Associazione Nazionale Arma di Cavalleria - Sezione
ligure "San Giorgio", Genova; Unione Nazionale Sottufficiali Italiani - Sezione Liguria "M.O.V.M. Serg.Magg. Francesco
Solimano", Genova. La partecipazione dell’A.N.A.C., con le sue lance e mantelle, è stata particolarmente suggestiva.
Anche la partecipazione dell’U.N.S.I. è stata significativa, stante che il grado partigiano di "Comandante di squadra"
riconosciuto a fine guerra, dalla Commissione regionale ligure, sia al Borreani che al Doprini era stato equiparato
a quello di maresciallo ordinario.
A seguire, i partecipanti si sono portati presso il monumento dei caduti, sulla piazza di Pareto, per la celebrazione
del "Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate 2024", ove è stato riletto il messaggio di Simone Falco.
Il Presidente di A.N.E.D. Imperia - Savona, in particolare, ha voluto rammentare la grande "spallata", per giungere
alla Liberazione il 25 aprile, offerta dagli operai del Nord Italia con la loro scelta di scioperare, un atto di alta
responsabilità e coraggio, poi pagata duramente con la deportazione e lo sterminio nei campi di concentramento nazisti.
Toccante è stato il richiamo di Simone, già doppiato da altri rappresentanti intervenuti presso il cippo dei Martini - Truti,
alle parole di Piero Calamandrei (…morti e vivi con lo stesso impegno / popolo serrato intorno al monumento /
che si chiama /ora e sempre RESISTENZA.), per sottolineare la necessità di vivificare sempre quel "monumento", facendo di
quei valori che ne costituiscono al contempo il fondamento e l’intima essenza (lotta contro tutte le forme di
discriminazione, tolleranza, amore per la libertà, solidarietà e collaborazione, impegno per la giustizia sociale e
per il progresso economico, morale e spirituale dei popoli) la stella polare del nostro percorso di vita.
Ha officiato la benedizione in entrambi i luoghi l’amministratore pastorale, Don Valens.
Dopo il pranzo, offerto dall’amministrazione e dalla pro-loco ai parenti dei caduti, ai ricercatori e ai rappresentanti degli
Enti e delle Associazioni ancora presenti, si sono svolti presso la sala convegni del Comune alcuni interventi sulla
Resistenza in Piemonte e sul periodo dittatoriale che l’ha preceduta. In tale occasione hanno preso la parola il
presidente di A.N.A.C. Genova, Dra. Salvatore Alberti, per illustrare (con l’ausilio di breve video) i contenuti
salienti del libro autobiografico di Furio Aceto, generale di Divisione a riposo, che in gioventù ha contribuito
alla lotta partigiana nelle province di Cuneo e di Asti e che ha messo a disposizione le sue memorie, pochi mesi
prima di morire, nel 2020, alla Fondazione Archivio Diaristico Nazionale, poi pubblicate (nel 2022) da Terre di
mezzo Editore sotto il titolo: "La via della libertà. Storia di un ufficiale che divenne partigiano". Quindi ha
proseguito lo scrittore e ricercatore Fulvio Sasso, con la lettura di alcuni brani del suo libro: "Ortica.
Storia di un Partigiano da Savona alle Langhe" relativi alla figura di "Hans", il sottufficiale tedesco disertore
che divenne il Comandante del Distaccamento "Doprini" (così chiamato, in onore del nostro giovanissimo martire)
della Brigata "Sambolino". Quindi, la prof.ssa Graziella Marenchino ha recitato una delle sue prime poesie: "Perchè la guerra?",
un’accorata denuncia degli orrori di ogni guerra, le cui pesanti conseguenze ricadono sempre sulle persone comuni.
Alla lettura poetica si è succeduta, a cura del dott. Bruno Vadone, appassionato studioso di Storia contemporanea,
una breve disamina delle riforme elettorali che hanno reso possibile l’avvento del Fascismo alla guida del Paese,
e in particolare della Legge Acerbo e delle susseguenti elezioni politiche del 1924, delle quali ricorre quest’anno
il centenario. L’ultimo intervento è stato dedicato all’esposizione della biografia dei quattro martiri dei Martini-Truti.
Il successo di partecipazione e di attenzione prestata sia nei momenti più solenni, sia in quelli più distensivi e
di trattenimento della giornata, è foriero di buone speranze per una riedizione dell’evento il prossimo anno.
Pietro Borreani
04/11/2024
4 Novembre 2024, Genova - Celebrazione dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate in Piazza della Vittoria
Genova ha reso omaggio oggi, 4 novembre 2024, all’Unità Nazionale e alle Forze Armate, in una cerimonia carica di significato
che si è svolta nella storica Piazza della Vittoria. La data, simbolo di coesione e patriottismo, ricorda il giorno della firma
dell’Armistizio del 1918, che sancì la fine della Prima Guerra Mondiale e la realizzazione del sogno di un’Italia unita.
Alla presenza di numerose autorità civili e militari, insieme a cittadini e studenti, si sono riunite per celebrare il sacrificio
di quanti hanno combattuto per la libertà e l’unità del Paese. A rendere ancora più solenne la cerimonia, la presenza del
Prefetto di Genova Cinzia Torraco e del Sindaco Claudio Bucci, insieme ai rappresentanti delle Forze Armate e delle Associazioni Combattentistiche
e d’Arma.
Dopo l’arrivo delle delegazioni, è stato reso omaggio ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro al Monumento ai Caduti
in Piazza della Vittoria. Il suono del Silenzio, eseguito da un trombettiere dell’Esercito, ha risuonato nella piazza,
avvolgendo i presenti in un momento di profonda riflessione e riconoscenza.
Durante i discorsi istituzionali, è stata sottolineata l’importanza di questa giornata non solo per ricordare il passato, ma anche
per riaffermare i valori fondanti della nostra Repubblica: unità, solidarietà e servizio alla comunità. Le Forze Armate, con il
loro impegno quotidiano in Italia e all’estero, sono un pilastro di questi valori. Il loro operato, a supporto della pace e della
sicurezza internazionale, è stato lodato da tutti gli oratori, che hanno riconosciuto il sacrificio e la dedizione di questi
uomini e donne.
Il Sindaco ha voluto ricordare che "questo giorno non è solo per onorare i caduti, ma anche per ispirarci alla loro forza e ai
loro ideali, che ancora oggi guidano l’Italia verso un futuro di pace e prosperità."
Particolarmente toccante è stata la presenza di alcuni alunni di una scuola che hanno partecipato attivamente alla cerimonia,
ascoltando con attenzione le parole delle autorità e cantando l’inno nazionale.
Le celebrazioni del 4 Novembre a Genova sono state, dunque, un momento di orgoglio nazionale, un’occasione per riscoprire il
senso profondo dell’Unità Nazionale e dell’importanza delle Forze Armate come custodi della nostra sicurezza e promotori di pace.
La piazza gremita e l’intensa partecipazione della cittadinanza hanno dimostrato come i valori della solidarietà e
dell’unità nazionale siano ancora vivi e radicati nel cuore degli italiani.
Dra.Salvatore Alberti
20/10/2024
Centenario della Sezione Ligure San Giorgio Genova 1924/2024.
Oggi, 20 ottobre 2024, presso la Sezione Ligure San Giorgio di Genova si è tenuta una cerimonia significativa per celebrare
il centenario dalla fondazione della sezione. L’evento ha visto la partecipazione di personalità di spicco e rappresentanti
istituzionali, tra cui Sergio Gambino, in rappresentanza del Comune di Genova, Angela Villani, Assessore del Municipio IV Media
Val Bisagno, Lorenzo Campani Presidente di Assoarma, Elena Bagnasco Presidente Associazione Giorgio Parodi e diverse altre
Associazioni d’Arma.
La giornata è iniziata con la celebrazione della Santa Messa, officiata da Padre Bucci presso la Cripta di Piazza della Vittoria,
un momento solenne per ricordare e onorare tutti coloro che hanno sacrificato la loro vita in tutte le guerre. Successivamente,
presso la sede della sezione, si è svolta la cerimonia dell’alza bandiera, seguita dalla deposizione di una corona d’alloro
in onore dei caduti.
Il programma è poi proseguito con una breve ma intensa cerimonia presso l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra
e Fondazione Sez. di Genova, a cui ha fatto seguito un rinfresco per i partecipanti seguita dalla tradizionale Carica di Cavalleria.
A rendere la giornata ancora più speciale è stata una mostra fotografica dedicata a San Giorgio ed una esposizione divise e
mimetiche e di modellini di aerei e mezzi corazzati, che ha attirato l’interesse di tutti i presenti. All’esterno, nel cortile,
erano inoltre esposte alcune iconiche moto Guzzi, che hanno richiamato l’attenzione degli appassionati di motori.
Un evento ricco di storia e significato, che ha celebrato non solo un secolo di attività della Sezione, ma anche il ricordo
e l’impegno delle Associazioni d’Arma nel mantenere viva la memoria dei sacrifici fatti per la libertà e la pace.
Dra.Salvatore Alberti
- Video Alzabandiera mp4
- Video deposizione corona d'alloro mp4
- Video della tradizionale "Carica" mp4
19/10/2024
13/10/2024
Cerimonia Commemorativa in Onore di Federico Caprilli a Fubine Monferrato (AL).
Oggi, Fubine Monferrato ha ospitato una toccante cerimonia per onorare la memoria di Federico Caprilli, figura
rivoluzionaria dell’equitazione italiana e padre del moderno "metodo naturale" di equitazione.
L’evento si è svolto presso la storica cappella Bricherasio, luogo intriso di memoria e simbolo dell’eredità di Caprilli nel mondo cavalleresco.
Alla cerimonia hanno preso parte molte autorità e rappresentanti dell’Arma di Cavalleria.
Tra i presenti spiccava il Sindaco di Fubine Monferrato, Lino Pettazzi, che ha dato il benvenuto ai partecipanti sottolineando l’importanza di mantenere vivo il
ricordo di personalità storiche come Caprilli, la cui influenza ha lasciato un’impronta indelebile nella cultura italiana.
La Sezione ANAC di Pinerolo, guidata dal suo Presidente 1° Mar. Lgt. (ris.) Antonio Benenati, ha avuto un ruolo centrale
nell’organizzazione dell’evento. Benenati, durante il suo intervento, ha evidenziato l’importanza di trasmettere alle nuove
generazioni i valori che Caprilli ha incarnato nel suo percorso di vita e nella sua carriera.
Il Consigliere Nazionale ANAC del Piemonte e Valle d’Aosta, Gen. C.A. (ris.) Flaviano Godio, ha tenuto un discorso appassionato
sulla figura storica di Caprilli, ricordando il suo contributo innovativo all’equitazione militare e civile.
La sua capacità di rivoluzionare il modo di intendere l’equitazione ha fatto scuola a livello mondiale, rendendolo un vero e proprio pioniere del suo tempo.
Anche la Sezione ANAC di Genova, rappresentata dal Presidente Dra. Salvatore Alberti, ha partecipato alla cerimonia.
Il Comandante del reggimento Nizza Cavalleria, Colonnello Federico Boldrin ha reso omaggio alla memoria di Caprilli con parole di grande rispetto,
sottolineando il valore storico e l’eredità duratura del cavaliere.
Il momento culminante della cerimonia è stata la deposizione di una corona d’alloro in memoria di Caprilli, simbolo di gratitudine
e riconoscenza per il suo contributo alla storia dell’equitazione e alla tradizione militare italiana.
Dopo la commovente cerimonia commemorativa in onore di Federico Caprilli, i partecipanti hanno proseguito la mattinata
con una visita guidata agli Infernot di Fubine Monferrato, un ulteriore tassello che ha arricchito l’evento, coniugando
storia, memoria e cultura locale.
Gli Infernot, patrimonio dell’UNESCO, sono antiche cantine sotterranee scavate nel tufo, tipiche del Monferrato.
Questi straordinari ambienti sotterranei, utilizzati un tempo per conservare il vino in condizioni ideali, rappresentano un
unicum nel panorama architettonico piemontese e un forte legame con le tradizioni contadine e vitivinicole del territorio.
La visita ha offerto ai presenti l’opportunità di scoprire uno degli angoli più suggestivi di Fubine Monferrato, immergendosi
nella cultura locale e nei secoli di storia che queste strutture raccontano.
Dopo la visita, i partecipanti si sono poi riuniti presso il ristorante "La Cantina in Collina" a Cuccaro Monferrato (AL) per un
pranzo conviviale. L’atmosfera di cameratismo e amicizia ha permesso di condividere questi momenti rafforzando i legami tra le sezioni ANAC presenti.
L’evento si è concluso con un senso di profonda gratitudine per aver ricordato una figura così importante nella storia
dell’equitazione, riaffermando l’importanza di custodire e tramandare la memoria delle grandi personalità del passato.
Dra.Salvatore Alberti
Video deposizione della corona d’alloro (mp4)
Video della carica (mp4)
07/10/2024
24/09/2024
22/09/2024
12/08/2024
Gruppo Pixel San Giorgio Genova
Con piacere comunico a tutti gli iscritti e futuri nuovi iscritti che la nostra Associazione ha creato al suo interno il "Gruppo Pixel
San Giorgio Genova". Pertanto tutti gli appassionati di video/fotografia potranno partecipare al Gruppo gratuitamente (vedi nota per le modalità).
Al Gruppo hanno aderito l’Associazione Arma Aeronautica Sez. di Genova e l’Associazione Moto Guzzi Genova.
Sperando che l’iniziativa sia gradita si augura a tutti un Buon Ferragosto
Dra.Salvatore Alberti
14/07/2024
05/07/2024
Evento Solidale Riunisce Cavalleria, Aeronautica e Moto Guzzi alla Pizzeria WorkShop
Il 5 Luglio, la Pizzeria WorkShop di via Filippo Turati 30 a Genova è stata il palcoscenico di un evento straordinario che ha visto la
partecipazione delle Associazioni di Cavalleria, Aeronautica e Moto Guzzi. Un incontro solidale, all’insegna della convivialità e
dell’amore per la tradizione, che ha raccolto apprezzamenti e soddisfazione.
La serata è iniziata alle 20:45 con l’arrivo dei partecipanti, tra cui ex membri delle forze armate
e appassionati di motociclismo. L’atmosfera era animata dalla passione condivisa per la storia militare e motociclistica, mentre
i partecipanti si scambiavano storie e aneddoti dei loro rispettivi campi.
La Pizzeria WorkShop, rinomata per la sua pizza in pala alla romana, ha offerto una selezione di delizie culinarie che ha deliziato
i presenti.
L’evento si è concluso con soddisfazione collettiva e la promessa di continuare a collaborare per il bene comune. In una città come Genova,
con una forte tradizione di solidarietà e comunità, l’incontro ha rappresentato un esempio luminoso di come lo spirito di
collaborazione possa portare a risultati concreti e positivi.
Un ringraziamento speciale va al Dragone Enrico Marazzo che ha permesso di organizzare l’evento e a tutti coloro che hanno partecipato, dimostrando ancora
una volta che l’unione fa la forza.
Dra.Salvatore Alberti
30/06/2024
15/06/2024
Cerimonia di Consegna delle Tessere ANAC ai nuovi Soci
Il 15/06/2024 si è svolta una piccola cerimonia presso la sede dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria - Sezione Ligure San Giorgio di Genova, per la consegna delle tessere ai nuovi soci.
L’evento ha visto la partecipazione di figure illustri e di numerosi membri dell’associazione, uniti nello spirito di
condivisione e di appartenenza.
Alla cerimonia erano presenti inoltre l’Assessore alla Sicurezza, Polizia Locale e Protezione Civile del Comune di Genova Sergio Gambino, il Presidente dell’Associazione Arma
Aeronautica Sezione di Genova Generale Salvatore Gagliano, e il Presidente dell’Associazione Giorgio Parodi Elena Bagnasco.
La loro partecipazione ha dato lustro all’evento, sottolineando l’importanza delle Associazioni nel preservare la memoria storica e i valori patriottici.
Un ringraziamento speciale è stato rivolto all’Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra e al suo Presidente Cavaliere Ufficiale Guido Vinacci per la
disponibilità dimostrata e per il continuo supporto alle iniziative della nostra Sezione.
Durante la cerimonia, sono state consegnate le tessere ai nuovi iscritti dell’Associazione. I nuovi soci presenti alla cerimonia:
• Loris Arena
• Ettore Giordano
• Salvatore Gagliano
• Giovanni Malagodi
• Niccolò Bellotta
• Giacomo Tagliavini
• Enrico Marazzi
Ogni nuovo socio ha ricevuto la propria tessera con un breve discorso di benvenuto, evidenziando l’importanza del loro ingresso
nell’Associazione e l’auspicio di una partecipazione attiva e appassionata nelle future iniziative.
L’Assessore Antonio Sergio Gambino ha espresso il suo apprezzamento per l’impegno dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria
Sez. Ligure San Giorgio Genova nel mantenere vivi i valori della cavalleria e della tradizione militare. Inoltre ha sottolineato l’importanza del coinvolgimento dei giovani nelle attività associative per garantire il passaggio di questi
valori alle future generazioni anche per quanto riguarda la partecipazione volontaria di Protezione Civile.
Il Generale Salvatore Gagliano ha poi preso la parola, elogiando la dedizione e lo spirito di corpo dei nuovi membri e ricordando
l’importanza di mantenere viva la memoria storica attraverso l’impegno associativo e collaborativo tra le Associazioni d’Arma e non.
Elena Bagnasco, Presidente dell’Associazione Giorgio Parodi (Moto Guzzi), ha infine voluto ringraziare tutti i presenti per la calorosa
partecipazione e ha augurato ai nuovi soci un percorso ricco di soddisfazioni all’interno dell’associazione.
La cerimonia si è conclusa, durante il momento conviviale, con la Carica in cui i presenti hanno avuto la possibilità di partecipare ad
una storica usanza di cavalleria.
L’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria Sezione Ligure San Giorgio di Genova continua così la sua missione di promuovere i valori
cavallereschi e di consolidare i legami tra i membri, rafforzando lo spirito di comunità e di appartenenza che da sempre la caratterizza.
Dra.Salvatore Alberti
02/06/2024
01/06/2024
10/05/2024
"La via della Libertà" - Presentato ad Arenzano (GE) il diario di Furio Aceto, ufficiale di Cavalleria
che scelse la Resistenza.
Si è tenuta il 10 maggio scorso la presentazione del libro, vincitore del "Premio Saverio Tutino" di Pieve Santo Stefano (AR),
edizione 2022, pubblicato dall’editore Terre di Mezzo. L’attività, promossa e organizzata dalla Sezione dell’Associazione Nazionale
Partigiani d’Italia (ANPI) di Arenzano, è stata ospitata nella sala "Peppino Impastato" dell’antica Villa Mina, resa disponibile
dalla Università delle Tre Età di Arenzano e Cogoleto.
La Sezione ANAC "San Giorgio Genova" ha partecipato con una nutrita presenza e l’esposizione di immagini e modellini storici della 2^ Guerra Mondiale. Dopo un breve saluto della Presidente dell’ANPI di Arenzano,
Cesira Bertoni, è stato proiettato un filmato del Gen. D. Furio Aceto negli anni maturi dopo il suo congedo. L’anziano ufficiale ha
commosso ed emozionato i presenti per la sua energia, lucidità e vitalità. Gli interventi degli ospiti sono stati separati da letture
tratte dal diario 1943 – 1945 di Aceto, allora giovane subalterno di Cavalleria. L’Assessore Davide Oliveri ha portato i saluti del
Sindaco di Arenzano, impegnato fuori sede per doveri istituzionali. Orazio Lo Crasto, già Presidente ANPI Arenzano, ha espresso la
propria ammirazione per l’ufficiale, allora appena ventiduenne, che in tempi difficili scelse la via del dovere e dell’onore.
Il figlio di Furio, Prof. Giorgio Aceto, ha ricordato con parole commosse il proprio genitore, in un articolato intervento rivolto particolarmente
ai giovani. La scelta e la lettura dei brani è stata affidata al Gen. D. in congedo Enrico Mocellin, che ha prima presentato il
partigiano Aceto in un vittorioso combattimento contro preponderanti forze nazifasciste, quindi il suo coraggio nei giorni
dell’armistizio, le difficili scelte fra i doveri verso la famiglia e la Patria, l’umanità verso i feriti e i nemici.
Le conclusioni sono state affidate al Presidente Provinciale ANPI Massimo Bisca, che ha espresso la sua ammirazione verso un vero patriota la cui
esperienza testimonia, ancora una volta, come la Guerra di Liberazione sia stata fenomeno trasversale, che coinvolse i più disparati
strati sociali e orientamenti politici per ridare libertà e dignità al popolo italiano.
I presenti hanno successivamente avuto le gradite possibilità di acquisto del libro "La via della Libertà" e di partecipazione a un sobrio
rinfresco offerto dall’ANPI.
Gen.D.(c.a.)Enrico Mocellin
08/05/2024
PC Giro d’Italia
Protezione Civile evento sportivo Giro d’Italia - zona d’interesse Genova via XX Settembre.
Soci volontari Alberti Salvatore, Bucci Claudio, Casorati Roberto, Ruzzin Loredana e Piacentini Roberto.
Dra.Salvatore Alberti
04/05/2024
Rapallo (GE) - Commemorazione caduti di Cavalleria
Il dovere della memoria rende necessario tramandare alle generazioni future tutti quei valori che segnano la storia della convivenza umana.
Per questo è importante non dimenticare quanti sono morti nell’interesse della Patria in tempo di guerra e di pace.
Sicuramente con questi pensieri, nell’ormai lontano 23 aprile del 1981, l’allora Sezione di Rapallo e Tigullio dell’Associazione Arma
di Cavalleria aveva reso omaggio a tutti i Cavalieri deceduti nell’adempimento del loro dovere, con una lapide commemorativa posta
nel piccolo e storico cimitero di Rapallo in via Cerisola.
Esattamente a 43 anni di distanza, dopo aver scoperto l’esistenza di questa lapide di cui si era persa memoria, la Sezione di Genova San
Giorgio dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria ha voluto organizzare, lo scorso 4 di maggio, una cerimonia per ricordare
l’avvenimento.
Alla presenza di Elisabetta Ricci, Assessore del Comune di Rapallo, di una rappresentanza dell’Associazione Nazionale Alpini di Rapallo,
dopo aver costituito un piccolo schieramento composto dal Segretario della Sezione Genova San Giorgio Roberto Piacentini e dai Soci
Mauro Traverso e Antonio Scollo, alle 10:30 il Consigliere Nazionale della Liguria Roberto Casorati, ha esposto le ragioni della
cerimonia, corredando il discorso con interessanti note storiche relative alla lapide del 1981.
A seguire il Presidente della Sezione Salvatore Alberti ha ringraziato i presenti e ha esposto l’attività in corso della Sezione di Genova.
Con l’occasione sventolavano la nuova Colonnella della Liguria insieme allo stendardo della Sezione di Genova.
Dal canto suo, l’Assessore al Comune, nel ringraziare la Sezione di Genova San Giorgio per la splendida iniziativa, si è soffermata sul
ruolo importantissimo delle scuole come veicolo privilegiato per rendere vivi e attuali i valori fondanti della Cavalleria. A seguire,
è stata deposta una corona di alloro, e poi è risuonato l’inno del silenzio, che ha reso toccante la cerimonia.
L’iniziativa ha contribuito ad arricchire le manifestazioni si terranno nel corso del 2024 per celebrare degnamente il centenario della
costituzione della Sezione di Genova San Giorgio.
Ten. Antonio Scollo
Video (mp4)
14/04/2024
11/04/2024
La Cerimonia del Bricchetto a Mondovì: Un Tributo alla Storia e alla Memoria
Celebrazione a ricordo dei fatti avvenuti il 21 aprile 1796 presso la Cappella di San Paolo, durante la prima campagna Napoleonica in
Italia, posta all’incrocio tra la Strada e i Bertoni e la Strada di Gratteria (sp 237). Qui fu sommariamente curato il Generale
Stengel Comandante dei Francesi gravemente ferito che pochi giorni dopo restituito ai Francesi morì dopo aver subito l’amputazione
di un braccio per le ferite riportate.
Quest’anno, la celebrazione ha assunto un’importanza ancora maggiore grazie allo svelamento di una lapide commemorativa presso
detta Cappella, un luogo di profondo significato storico e spirituale per la comunità locale.
In collaborazione con il Comune di Mondovì, le Sezioni ANAC di Torino, Pinerolo, Como, Palmanova, le Associazioni e il prestigioso Reggimento Genova
Cavalleria, la cerimonia ha riunito cittadini, autorità locali e Militari per rendere omaggio alla storia e alla memoria
collettiva della città.
Dopo l’alza bandiera presso la Fri.tech (Metelli Group) il sindaco di Mondovì, il comandante del Genova Cavalleria hanno pronunciato
un discorso commovente, ricordando il significato profondo della Cappella e l’importanza di preservare la memoria dei sacrifici
dei nostri antenati per le future generazioni.
Il Comandante del Reggimento Genova Cavalleria ha reso poi omaggio ai loro predecessori, sottolineando il valore dell’onore,
del dovere e del sacrificio che caratterizzano il loro servizio militare. Ha ribadito l’impegno dell’unità nel preservare la
sicurezza e difendere i valori della patria, proprio come hanno fatto coloro che li hanno preceduti nel corso dei secoli.
Lo svelamento della lapide è stato un momento di grande emozione e solennità. L’iscrizione sulla lapide commemorativa ricordava
il sacrificio di coloro che hanno dato la loro vita per difendere la libertà e l’unità del nostro paese, un tributo tangibile al
loro coraggio.
La cerimonia si è conclusa con la preghiera del cavaliere e il silenzio militare in memoria dei caduti. Dopo il rompete le righe
sono stati effettuati alcuni scatti fotografici a ricordo della cerimonia. In seguito i partecipanti si sono poi riuniti per condividere
un pasto conviviale presso l’Agriturismo La Dimora del Contadino, simbolo di unità e solidarietà tra le Sezioni, Associazioni e le forze armate.
Si Ringraziano:
Il Sindaco di Mondovì Luca Robaldo, Il Comandante del Genova Cavalleria Colonnello Antonio Di Nitto, la Fri.tech (Metelli Group),
l’Associazione Storico Culturale Reggimento La Marina, le Sezioni ANAC, Il Comune di Mondovì, la Polizia Municipale di Mondovì e
tutti gli intervenuti alla commemorazione.
Dra.Salvatore Alberti
Visualizza album: Foto Video
10/04/2024
05/04/2024
Video il Congedo
Questo è il mio ultimo video ed è dedicato a tutti i Dragoni, nessuno escluso, passati, presenti e futuri. Lo dedico a tutti voi perchè
è anche un pò vostro, per le vostre immagini, i vostri ricordi, le vostre testimonianze e le vostre amicizie. Siete tutti interpreti di
una storia che ci ha accumunato nel corso degli anni: la nostra passata giovinezza. Non me ne vogliano i signori generali, colonnelli
e alti ufficiali di ogni ordine e grado se questa volta non sono presenti in questo video, ma nonostante ciò debbono sentirsi lo stesso
orgogliosi e soprattutto ONORATI di essere stati nostri ufficiali ed averci saputo guidare. Chiedo scusa se a volte appaiono alcune
immagini dei video precedenti, ma necessarie.
Grazie per la vostra pazienza....e ancora una volta potremo gridare tutti insieme.."E' FINITAAAAA".
Massimo Marcantonini
Clicca sulla foto per visualizzare il video
17/03/2024
16/03/2024
14/03/2024
04/02/2024
PC Fiera Sant’Agata
Protezione Civile Fiera di Sant’Agata Genova.
Soci volontari Bucci Claudio e Piacentini Roberto
Dra.Salvatore Alberti
01/03/2024
Gruppo Modellistico Cavalleria
Con piacere e soddisfazione si comunica a tutti gli iscritti che è stato creato all’interno della Sezione un Gruppo Modellistico Cavalleria.
Del Gruppo è stato nominato Capo Gruppo Carotenuto Francesco. Il Gruppo e aperto a tutti i Soci ANAC che desiderano parteciparvi
(Vedi regolamento per adesioni al di fuori dell’ANAC).
Sarà istituita un’apposita pagina/e sul sito è sarà assegnato un indirizzo e-mail gmc@anacgenova.it
Atto di nomina e Regolamento.
Dra.Salvatore Alberti
13/01/2024
Ricordando l’Eccidio di Forte San Martino a Genova: Una Tragedia Indimenticabile
L’Eccidio di Forte San Martino a Genova rappresenta un tragico capitolo della storia italiana che ancora oggi suscita profonda tristezza
e riflessione. Il 14 gennaio 1944, durante la Seconda Guerra Mondiale, un evento terribile si verificò nel cuore della città ligure,
lasciando dietro di sè cicatrici indelebili nella memoria collettiva. Questo articolo si propone di commemorare le vittime di
quell’orribile giorno e di gettare luce sulla storia di Forte San Martino.
Era la mattina del 14 gennaio del 1944 quando il professore Dino Bellucci (32 anni), il tipografo Giovanni Bertora (31 anni),
lo straccivendolo Giovanni Giacalone (53 anni) il tranviere Romeo Guglielmetti (34 anni), il giornalaio Amedeo Lattanzi (54 anni),
il saldatore elettrico Luigi Marsano (27 anni), l’oste Guido Mirolli (53 anni) e l’operaio Giovanni Veronelli (57 anni) vennero condotti
al Forte San Martino e fucilati da ufficiali nazisti e della Guardia Nazionale Repubblicana (GNR) per rappresaglia a un attentato compiuto
la sera precedente da una squadra dei GAP - Gruppi di Azione Patriottica - contro due ufficiali tedeschi, uno dei quali perse la vita.
Gli otto concittadini genovesi, estranei ai fatti perchè già arrestati in precedenza con l’accusa di essere cospiratori, erano stati
prelevati nottetempo dal carcere di Marassi e sottoposti a processo sommario dal tribunale militare. A opporsi alla loro fucilazione,
invano, fu il tenente dei Carabinieri Giuseppe Avezzano Comes che, insieme al suo plotone composto da venti uomini, si rifiutò di eseguire
la sentenza. Successivamente, Avezzano Comes, riuscì a distruggere la nota di servizio con i nomi dei Carabinieri presenti con lui al
Forte evitando loro ulteriori rappresaglie da parte delle SS e della GNR.
L’Eccidio di Forte San Martino è una pagina oscura nella storia di Genova e dell’Italia, ma è un capitolo che non può essere dimenticato.
Commemorare questo tragico evento è un dovere nei confronti delle vittime e delle future generazioni. Ogni cittadino è chiamato a
preservare la memoria di Forte San Martino, affinchè la storia possa insegnarci a costruire un futuro basato sulla pace, sulla solidarietà
e sulla giustizia.
La commemorazione si è svolta alla presenza del comandante provinciale dei carabinieri Gerardo Petitto, del Prefetto di Genova Cinzia Teresa Torraco,
del sindaco di Genova Marco Bucci, del presidente dell’Istituto ligure per la storia della resistenza di Giacomo Ronzitti, e del presidente
dell’Anpi.
Oltre al sottoscritto della nostra Sezione erano presenti i Soci Piacentini Roberto, Casorati Roberto, Borreani Pietro e consorte.
Dra.Salvatore Alberti
01/01/2024
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